Sono le 5 del mattino

Sono le 5 del mattino. Sono appena rientrata e non riesco a dormire. Fuori dalla mia finestra il sole fa capolino e mi da il buongiorno. Non voglio nessuno buongiorno. Stamattina sogno una notte infinita, un buio infinito. Vorrei morire. Sono le 5 del mattino e vorrei morire. I pensieri si affollano nella testa, formano un groviglio impossibile da sciogliere. Tristezza. Depressione. Delusione. Felicità. Ancora delusione. Le emozioni mi travolgono, piango e rido nervosamente. Mi sento in un inferno, l’inferno di me stessa. Non ho la voglia ne la forza di affrontare questa situazione. Egoisticamente vorrei tirarmene fuori. Vorrei prendere il primo biglietto di sola andata per un paese lontano migliaia di kilometri da qui. Un paese lontano migliaia di persone. Un paese lontano migliaia di emozioni. Ogni giorno la vita mi pone davanti ad una nuova sfida. Sono stremata. Basta sfide. Stavolta non mi rialzo. Stavolta vado ko. Stavolta resto a terra sul ring come un pugile. Stavolta aspetto di sentire “dieci” e poi aspetto ancora. Non sono abbastanza forte. Non posso affrontare tutto questo. Piango. Le lacrime inondano le mie mani. Ed un po’ mi dispiace. Non vorrei piangere ancora per lui. Tu dovresti proteggermi, dovresti starmi accanto, perchè mi fai del male? Perchè mi distruggi? Se non ci sei tu per me, chi c’è? Chi rimane al mio fianco? “Sii egoista, pensa prima a te stessa, perchè a te sennò chi ci pensa?” sono le parole di S. Sono parole dure, amare, sono chicchi di grandine sulla faccia. Non pensavo che fossero vere. Ma adesso mi sento così. Mi sento sola con me stessa in mezzo a questa alba. Mi sento sola in mezzo al nulla. Mi sento sola.

“I don’t care if it hurts 

I want to have control 

I want a perfect body 

I want a perfect soul 

I want you to notice 

When I’m not around 

You’re so fuckin’ special 

I wish I was special 


But I’m a creep, I’m a weirdo. 

What the hell am I doing here? 

I don’t belong here.”

Radiohead, “Creep”.